Durante la quarantena ce l’eravamo ripromesso: appena si può si torna a camminare con i bambini. E così è stato. Allentate le misure, abbiamo deciso di cercare una meta per un trekking in giornata, naturalmente rimanendo in Lombardia, come da disposizioni. Ma chi crede che la nostra regione abbia poco da offrire si sbaglia di grosso. E così, grazie al consiglio della mia amica Ross, siamo partiti per l’Alpe di Lemna, sopra il lago di Como, ed è stata una giornata davvero di rinascita per tutti noi.
Indice
Alpe di Lemna: come arrivarci
Per la passeggiata all’Alpe di Lemna si parte proprio dal paesino di Lemna, frazione di Faggeto Lario. Si può lasciare l’auto nel Piazzale della Chiesa oppure sulla strada se non trovate posto. Una volta lasciata alle spalle la Chiesa si passa davanti al ristorante San Giorgio e si prende una strada ciottolata in salita dalla quale inizia il percorso. Sulla destra c’è una meravigliosa vista del Lago di Como.
Alpe di Lemna: difficoltà e durata
La durata della passeggiata all’Alpe di Lemna è di un’ora. Noi ci abbiamo messo qualcosa in più per le diverse fermate fatte con i bambini, per raccontare storie dei boschi, osservare caprette e ascoltare il rumore dei ruscelli. Il sentiero è segnalato come semplice, ma tutto dipende dalla vostra preparazione.
La prima arrampica abbastanza per poi alternare momenti più in piano in cui riposare le gambe e altri di maggiore pendenza. Si tratta di una mulattiera, che percorrono anche jeep e 4×4. Non molto ampia, dal fondo misto, ciottoli, piastrelle, terriccio. Mi sento di dire che anche per chi non è allenato (noi non lo eravamo affatto!) è fattibile. Con i bambini? Anche! Giacomo non ha mai camminato in montagna, è stato sempre trasportato nello zaino e questa volta invece l’ha fatta tutta da solo (anche se lagnandosi ogni tanto e motivato con fragole di bosco, una caramella, un grissino, una spintarella, un passaggio, un racconto sugli spiriti degli alberi e qualcosa d’altro!).
Il percorso è tutto all’ombra, dunque è piacevole anche se la giornata è calda. Si cammina circondati dai faggi, con il canto degli uccellini come sottofondo, si intravede qualche meravigliosa casetta di vacanza, si salutano vecchi pastori nel borgo, ci si può riposare seduti su un tronco o fermarsi a guardare il panorama del lago (non accompagna tutta la passeggiata perché poi ci si addentra tra gli alberi).
Alcuni su Instagram mi hanno chiesto informazioni sulle scarpe: io preferisco sempre in passeggiata utilizzare gli scarponcini da trekking, ancora di più ora che abbiamo il peso dei bambini addosso e le caviglie sono messe alla prova. Il fondo non richiede per forza gli scarponi, ma li consiglio soprattutto per la discesa per ammortizzare i passi e aiutare le ginocchia.
Alpe di Lemna con i bambini: come organizzarsi
Fino all’ultimo trekking, che risale ormai alla scorsa estate, quando siamo stati in Valle Soana (trovate tutte le informazioni qui) portavamo Giacomo (che ora ha 4 anni e pesa 18 kg) nello zaino portabimbo Thule Sapling (trovate la recensione qui), mentre Edoardo nella fascia Buzzidil. Questa volta, visto che sono entrambi cresciuti di età e peso, abbiamo provato a far camminare Giacomo, pur portandoci tutta l’attrezzatura, che infatti ci è servita per il ritorno perché erano entrambi stanchi e volevano dormire. Non è una passeggiata adatta al passeggino, anche se sportivo, il fondo non lo consente.
Sul percorso si trovano due fontanelle (nella parte del borgo, non più su!) e alla meta l’Agriturismo Alpe di Lemna, se si desidera fermarsi a pranzo. Attenzione però a prenotare perché è piuttosto preso d’assalto. Si mangiano piatti lombardi e di montagna, producono formaggi e salumi di capra, che si possono acquistare, come abbiamo fatto noi. I bimbi possono avvicinarsi e accarezzare le caprette. Noi questa volta, come prima uscita post coronavirus, abbiamo preferito evitare ancora i ristoranti (anche perché avevano posto solo dentro), ma abbiamo comprato delle bibite e bevuto un caffè con torta (non solo una veramente, perché la proprietaria ci ha fatto fare diversi assaggi!) ed è ben organizzato per il distanziamento. In ogni caso, la piana che si apre una volta arrivati all’Alpe di Lemna invita a pic nic, corse nel prato, libertà totale per i bambini.
Preparare lo zaino dopo tanti giorni in casa è stata una sfida, sembravamo proprio imbranati e non abbiamo viaggiato molto leggeri (ma con un bambino di 1 anno e uno di 4 come si fa?!). Comunque per aiutarvi vi ricordo gli indispensabili: cambio maglietta per gli adulti (si arriva abbastanza sudati!), k-way per ogni evenienza, cambio completo per i bambini (poi vedete voi in base all’età ovviamente! noi avevamo anche salviette e pannolini), viveri (panini, frutta, acqua) ed essenziali (documenti, soldi, fazzoletti, crema solare, antipuntura). Non è mancato l’album da disegno con i pastelli per disegnare la prima gita post quarantena. Questa volta ogni momento lo ricorderemo davvero con gioia e libertà.
Se vi va di vedere altre immagini, trovate le stories della giornata in evidenza sul mio profilo Instagram.