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Scrivo ancora con le emozioni di questo weekend appena trascorso nei pensieri e tra le dita. Siamo stati in Valle Soana, nel lato piemontese del Parco Nazionale del Gran Paradiso, tra montagne ancora incontaminate e poco frequentate dal turismo di massa. Ne abbiamo approfittato per festeggiare qui 6 anni di matrimonio, tornando alla Locanda Aquila Bianca a Piamprato, dove eravamo stati l’anno prima di avere Giacomo. Quest’anno però come famiglia di quattro, con anche il piccolo Edoardo, che a 2 mesi ha fatto il suo secondo viaggio, questa volta per la montagna. Ecco il racconto della nostra esperienza in Valle Soana.

Come arrivare in Valle Soana

La strada per raggiungere Piamprato, il paesino più carino secondo me della Valle Soana – e anche l’ultimo – è piuttosto tortuosa, ma fattibile, anche con i bambini. Da Milano si prende la A4 e si procede poi in direzione Ivrea. Da Pont Canavese si sale e sì, ci sono un po’ di curve, ma la vista è bellissima. Prima di giungere a Piamprato incontrerete Ronco Canavese, Valprato Soana – dove fermarsi al punto informazioni e raccogliere tante brochure sulle escursioni e gli eventi del Parco Nazionale del Gran Paradiso – e altri piccoli paesini, o forse meglio chiamarle borgate perché sono soltanto case. Un accorgimento: sappiate che l’ultimo comune dove trovare un alimentari e negozi di vario genere, farmacia compresa, è Ronco Canavese. Più su ci sono sì ristoranti ma poco altro. Partite pronti, soprattutto se avete bambini. Lo stesso vale per la rete telefonica. Gli hotel hanno il wifi, perché la rete è poco presente.

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Dove dormire in Valle Soana

Abbiamo dormito e mangiato alla Locanda Aquila Bianca a Piamprato, un posto semplice, genuino, un punto di riferimento per la zona. Le camere sono ampie, tutte in legno, si respira il profumo della montagna. La cena è super, si può anche prevedere la mezza pensione, comoda con i bimbi – c’è anche il menù per loro, oltre a colori, seggiolini, lettino da campeggio e tutto quello che serve per una famiglia – perché la sera fa freddo e c’è soltanto un altro ristorante a Piamprato.

Alla Locanda Aquila Bianca potrete assaggiare i prodotti tipici della zona. Dalla mocetta al lardo con il miele millefiori della zona, dalle carni di selvaggina alla polenta, dalle zuppe calde con crostini di pane nero alle crostate casalinghe. Per finire non manca mai il Genepi della Valle Soana.

Le escursioni da fare con i bambini in Valle Soana

Edoardo ha due mesi ed era la sua prima volta in montagna. Siamo quindi partiti senza grosse aspettative, pensando di passeggiare semplicemente con la carrozzina per qualche sterrato in piano. In realtà siamo riusciti a fare delle meravigliose escursioni, anche un po’ da pazzi lo ammetto. Ognuno di noi si è caricato un bimbo, io ho tenuto Edo nel mio marsupio Buzzidil – se non li conoscete date un’occhiata al sito perché sono fantastici e molti modelli si possono usare anche da piccolissimi – mentre mio marito si è caricato Giacomo sulle spalle nello zaino Thule Sapling (qui trovate la recensione).

Fino al Rifugio Rosa dei Banchi

In fondo al paese di Piamprato, dopo un parco giochi molto bello per i bimbi e tanti prati, c’è una salita ben indicata verso la seggiovia. Si parte qui per una passeggiata di circa 40 minuti in salita con pendenza non eccessiva su sentiero largo e adatto anche ai bambini per raggiungere il Rifugio Rosa dei Banchi, 1874 metri. Noi abbiamo camminato per la prima parte poi, giunti alla seggiovia, abbiamo deciso di prenderla per accontentare Giacomo che lo chiedeva da quando aveva saputo che saremmo andati in montagna! Il panorama è meraviglioso, la vallata è ampia, le montagne ricoperte da abeti e larici, ci sono ruscelli e cascate. Se si è fortunati si vedono marmotte e camosci.

Giunti al Rifugio per noi era ancora troppo presto per il pranzo, per cui abbiamo proseguito, questa volta su una strada non semplicissima, che alterna sterrati stretti e pieni di sassi con una buona pendenza. Non nego di essere stata un po’ preoccupata di scivolare, più che altro in discesa, avendo Edo nel marsupio. Fortunatamente avevo le bacchette che mi hanno aiutato molto. Arrivati in cima al Piano della Reale si apre una piana con un torrente e una vista pazzesca. Ci si può fermare qui per un pic nic. Per pranzo siamo scesi al Rifugio e abbiamo pasteggiato a polenta (con salsiccette al sugo, concia e con le uova) e la birra del Gran Paradiso. Un pranzo con vista davvero super! Anche qui si trovano giochi per i bambini, fasciatoio e seggiolini. Siamo poi scesi a piedi di nuovo fino a Piamprato.

Con i bambini da Campiglia Soana a Pian dell’Azaria

Domenica invece dovevamo rientrare a casa, dunque abbiamo scelto una passeggiata più rapida e semplice. Abbiamo lasciato l’auto a Campiglia Soana e ci siamo diretti verso la strada sterrata che porta a Pian dell’Azaria. Qui c’era l’antica riserva di caccia dei Savoia. Il percorso è abbastanza semplice, ha solo una pendenza piuttosto decisa nella prima parte, dove costeggia un torrente, poi una volta raggiunta la piana non si trovano più salite. Ci vogliono circa 40 minuti. Nel ’40 Mario Rigoni Stern scriveva: “Quando ero libero dal corso di roccia andavo su al Pian della Azaria: per me quel luogo è sempre stato il più bello del mondo. I prati fioriti, il torrente ricco di trote e i camosci che avevano da poco partorito con i piccoli che scivolavano sulle chiazze di neve dei pendii”.

Qui non ci sono rifugi o punti per pranzare, dunque è necessario portarsi il pranzo al sacco. Noi ci siamo fatti fare dei panini al bar che si trova nel parcheggio di Campiglia Soana. Portatevi anche dell’acqua perché non si trovano sul percorso delle fontane, tranne che nel parco giochi all’inizio della salita. Passeggiare sul pianoro dell’Azaria è molto piacevole, si trovano delle baite, la piccola chiesetta di San Giovanni, si respira il profumo di pini e rododendri. È un luogo di pace, anche se nei giorni di festa è abbastanza frequentato vista la semplicità del sentiero per raggiungerlo. Sconsiglio l’utilizzo del passeggino, anche se a noi avevano detto che sarebbe stato comodo: la prima parte della passeggiata è in salita e sul sentiero ci sono molti sassi che renderebbero difficile la spinta del passeggino.

Qui trovate tutti i sentieri del Parco Nazionale del Gran Paradiso

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